Dal 29 al 30 ottobre gli appassionati di radioastronomia amatoriale si sono dati appuntamento presso l’Osservatorio Astronomico di Luserna San Giovanni (TO), ospiti dell’Associazione Astrofili Urania (http://www.osservatoriourania.it ). L’ottima struttura possiede, oltre ad una delle antenne paraboliche private per uso radioastronomico più grandi d’Italia, anche una capiente sala conferenze, una cupola con un Ritchey-Chretien da 400mm della Marcon ed un attrezzato terrazzo osservativo luogo di numerose attività didattiche e divulgative. Il congresso di radioastronomia, come da lunga tradizione, si svolge ogni anno durante l’ultimo fine settimana di ottobre ed è organizzato da IARA – Italian Amateur Radio Astronomy e dalla Sezione di Ricerca Radioastronomia dell’UAI. Quest’anno il nutrito programma degli interventi ha toccato tematiche spesso originali, che hanno di fatto portato alcune decine di partecipanti a seguire ogni sessione a partire dal sabato mattina, quando l’argomento principe è stato lo studio della riga dell’idrogeno. Come sapete quest’elemento è il più diffuso in tutto l’Universo e la radioastronomia lo studia fin dai suoi arbori tecnologici. Durante la sessione ad esso dedicata, i congressisti hanno assistito ad una carrellata di interventi a taglio sia tecnologico che anche divulgativo e persino didattico, tramite un proficuo coinvolgimento di alcune classi di una scuola superiore del luogo. Nel pomeriggio del sabato è stata la volta di una sessione multitematica, dedicata alla ricerca radioastronomica amatoriale. Si è passati da un approfondimento sulle tempeste magnetiche di Giove, all’osservazione radar delle meteore, fino a giungere all’incredibile radio osservazione di stelle pulsar con un radiotelescopio amatoriale in giardino. Infine, dopo una partecipata conferenza pubblica dedicata alla ricerca SETI nel mondo, la cena sociale tenuta presso un locale tipico della zona ha concluso la prima giornata dei lavori.
La domenica è stata dedicata alla tecnologia radioastronomica ed al progetto SETI. Interventi invited e molte relazioni specialistiche di astrofili e radioamatori hanno interessato i numerosi presenti su tematiche quali l’uso delle Software Defined Radio in radioastronomia amatoriale ed un interferometro costruito mediante l’uso di comuni componenti commerciali per la TV Sat. Indimenticabile la sessione “live” tenuta in sala controllo da Stefano Bologna del gruppo di Luserna, che ci ha mostrato in tempo reale l’uso del radiotelescopio da 8 metri puntando alcune radiosorgenti visibili in quel momento, fino a sperimentare la velocità della luce ascoltando l’eco di ritorno di alcune parole trasmesse verso la Luna e riflesse indietro.
Il bilancio della dodicesima edizione del congresso ICARA è più che positivo. Grazie all’elevata qualità delle relazioni ed all’ottima sede che ci ha ospitati, sicuramente si tratta di uno tra i congressi più ben riusciti negli ultimi anni. Prossimo appuntamento con ICARA sarà il 28-29 ottobre 2017, la sede è ancora da confermare ma continuate a seguirci alla pagina dedicata all’evento: http://www.iaragroup.org/icara/
di Salvo Pluchino - Consigliere UAI alle Sezioni di Ricerca
Presidente IARA – Italian Amateur Radio Astronomy, Sezione Radioastronomia UAI